La nostra Puglia
La Puglia è una terra magica dove il rispetto della natura regala prodotti di carattere.
Oltre alle nostre produzioni, è nostro dovere dare testimonianza della grandezza di questi luoghi, unici per arte, cultura e storia e pervasi da una natura affascinante e potente.
La nostra azienda è fortemente radicata sul territorio pugliese, la nostra sede si trova nell’altopiano delle Murge dal termine dal latino murex (pietra appuntita) per via della presenza della roccia calcarea che ha dato origine a numerosi fenomeni di carsismo ipogeo ed epigeo come le doline, le gravine, le lame, gli inghiottitoi e le grotte, luoghi caratterizzati dall’assenza totale di corsi d’acqua in superficie a carattere permanente, ma ricchi di corsi d’acqua sotterranei che offrono una ricca falda profonda e numerose piccole falde superficiali sfruttate per l’irrigazione dei campi.
A rendere ancor più interessante quest’area è il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, primo Parco rurale d’Italia, in quanto, oltre a tutelare l’ecosistema naturale, si occupa della salvaguardia e valorizzazione di tutta l’unità territoriale.
L’approccio necessario, per tramandare antiche tradizioni locali e preservare un uso razionale e sostenibile delle risorse, è considerare come all’interno del nostro territorio sono presenti più di 1.500 specie vegetali spontanee (si parla di un quarto delle 6.000 presenti in Italia, una vera riserva di biodiversità).
La nostra azienda nasce in uno dei centri più importanti delle Murge: Altamura, bianca ed elegante, fu ribattezzata la Leonessa di Puglia dalla Santa Sede per la sua resistenza contro l’occupazione borbonica e, fu una delle città amate da Federico II che le diede l’impianto urbanistico ancora attuale, fatto di claustri (piazzette) e dedali di viuzze con al suo centro, la cattedrale in stile romanico- pugliese.
Città rinomata anche per il pane, famoso quanto un’opera d’arte. Alto, di grande pezzatura (in gergo “u sckuanète”), citato da Orazio nelle Satire, con una grande valenza sociale perché veniva cotto nei forni pubblici.
La nostra Puglia
La Puglia è una terra magica dove il rispetto della natura regala prodotti di carattere.
Oltre alle nostre produzioni, è nostro dovere dare testimonianza della grandezza di questi luoghi, unici per arte, cultura e storia e pervasi da una natura affascinante e potente.
La nostra azienda è fortemente radicata sul territorio pugliese, la nostra sede si trova nell’altopiano delle Murge dal termine dal latino murex (pietra appuntita) per via della presenza della roccia calcarea che ha dato origine a numerosi fenomeni di carsismo ipogeo ed epigeo come le doline, le gravine, le lame, gli inghiottitoi e le grotte, luoghi caratterizzati dall’assenza totale di corsi d’acqua in superficie a carattere permanente, ma ricchi di corsi d’acqua sotterranei che offrono una ricca falda profonda e numerose piccole falde superficiali sfruttate per l’irrigazione dei campi.
A rendere ancor più interessante quest’area è il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, primo Parco rurale d’Italia, in quanto, oltre a tutelare l’ecosistema naturale, si occupa della salvaguardia e valorizzazione di tutta l’unità territoriale.
L’approccio necessario, per tramandare antiche tradizioni locali e preservare un uso razionale e sostenibile delle risorse, è considerare come all’interno del nostro territorio sono presenti più di 1.500 specie vegetali spontanee (si parla di un quarto delle 6.000 presenti in Italia, una vera riserva di biodiversità).
La nostra azienda nasce in uno dei centri più importanti delle Murge: Altamura, bianca ed elegante, fu ribattezzata la Leonessa di Puglia dalla Santa Sede per la sua resistenza contro l’occupazione borbonica e, fu una delle città amate da Federico II che le diede l’impianto urbanistico ancora attuale, fatto di claustri (piazzette) e dedali di viuzze con al suo centro, la cattedrale in stile romanico- pugliese.
Città rinomata anche per il pane, famoso quanto un’opera d’arte. Alto, di grande pezzatura (in gergo “u sckuanète”), citato da Orazio nelle Satire, con una grande valenza sociale perché veniva cotto nei forni pubblici.